Wednesday, October 18, 2006

 

Ampliamo

Il modulo scelto da me, riguardante i GENERATORI DI FORME D'ONDA, focalizza l'attenzione su tutti i circuiti in grado di generare un segnale d'uscita periodico senza averne a disposizione uno: alimentando il circuito, 'appare' in uscita il segnale che desidero, variabile nel tempo periodicamente. I generatori, a seconda della forma d'onda del segnale in uscita, si dividono in due categorie (le elenco nell'ordine cronologico col quale le affronto in classe):
- MULTIVIBRATORI;
- OSCILLATORI;
Alla seconda categoria appartengono i circuiti che generano segnali sinusoidali mentre, alla prima categoria, appartengono i circuiti generatori di segnali di forma diversa, anche se solitamente intendiamo segnali a forma d'onda quadra (segnale d'uscita variante fra due soli stati possibili) o facilmente derivati da questi (come i segnali a forma triangolare). La prima categoria viene ulteriormente suddivisa in tre (sotto-)branche note come ASTABILI (due stati mai stabili), i MONOSTABILI (uno stato stabile ed uno no) ed i BISTABILI (entrambi gli stati stabili). Ad eccezione degli astabili, gli altri (due) tipi di multivibratori necessitano di un segnale (che dall') esterno, detto trigger che permette di abbandonare lo stato stabile in cui il multivibratore è. Questa seconda metà del modulo prosegue poi analizzando in dettaglio circuiti basati su amplificatori operazionali (OA), transistori o circuiti integrati (chip) dedicati per quel tipo di multivibrazione. L'ultima cosa importante da dire riguardo a questa metà del modulo è che la teoria che la supporta (i prerequisiti, per citare un termine 'tecnico') ha le sue radici nel programma del terzo e del quarto anno, specificatamente riguarda i generatori di clock, le basi teoriche sul funzionamento di transistors ed OA.
La seconda parte del modulo, riguarda i circuiti oscillanti, meglio noti come OSCILLATORI: i prerequisiti di questa parte sono relativi alle basi teoriche sul funzionamento di transistors ed OA, ed alla teoria dei circuiti retroazionati (positivamente e negativamente). Complessivamente, i prerequisiti riguardano gli anni addietro e quindi è importante il ripasso e la conoscenza delle basi cui mi son appena riferito (agli alunni raccomanderò di riguardare quegli argomenti, provvedendo ad un mini ripasso dei capisaldi una volta che mi serviranno per enucleare via via gli argomenti di questo modulo: andare a fare verifica/esercizi per rinsaldare questi "ponti" (prerequisiti) lo ritengo un'inutile impegno di tempo, a causa del fatto che sono argomenti troppo vasti).
Un accenno alla scansione temporale; questo modulo lo sviluppo in due periodi: la parte sui multivibratori la faccio ad inizio anno come logica prosecuzione del modulo sulle applicazioni degli OA (svolto alla fine del quarto anno) mentre la parte sugli oscillatori la svolgerò a fine anno, come argomento monografico con una profondità (dell'analisi teorica e della gamma di circuiti "visti") dipendente dal tempo che m'è rimasto a disposizione. Questo perchè, anche se è bello e molto utile per l'insegnamento, la progettazione a tavolino non può essere fedelmente seguita durante l'anno. Nonostante la previsione d'inizio anno, ci sono troppe variabili imprevedibili come la resa didattica della classe (con me insegnante e fra gli studenti), le festività ed i ponti di vacanza (che a seconda della materia possono incidere o meno sui tempi disponibili), le esperienza proposte dall'istituto (che, oltre a impegnare tempo, impegna anche risorse tecniche e cerebrali della classe e dell'insegnante), le decisioni ministeriali (che fissano la materia come seconda prova scritta o meno). Ecco che mi son tenuto l'argomento che qui tratterò (in questo blog estensivamente) come cuscinetto col quale affrontare comunque l'argomento senza pregiudicare le altre necessità (quasi tutte elencate appena sopra) per il corso del quint'anno.
RP

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