Thursday, October 19, 2006
Appunti sulle singole Unità Didattiche
Visceriamo i contenuti delle unità didattiche (UD) di questa metà di modulo:
- Il criterio di Barkausen: dallo schema di Black alle condizioni generali: qui analizzo le basi teoriche degli oscillatori partendo dallo schema di Black e arrivando al criterio di Barkhausen;
- Oscillatori per bassa frequenza: a ponte di Wien, a sfasamento, in quadratura: applico la teoria appena vista in generale ai circuiti appena elencati (i primidue sono molto famosi);
- Oscillatori per alta frequenza: Colpitts, Hartley: analizzo le differenze per questi oscillatori e la diversa teoria implementativa, si parla di oscillatori a tre punti; prima spiego la semplice teoria poi la applico ai due (celebri) circuiti semplicemente sostituendo i componentirispetto allo schema base generale analizzato;
- Oscillatori al quarzo: concetto di stabilità dell’oscillazione, astabile al quarzo (descrizione): questa è un'appendice terminale nella quale introduco il 'quarzo'; a tutti gli effetti è un circuito risonante (le cui peculiarità dipendono dalle dimensioni e dalle direzioni lungo cui è 'tagliato' il quarzo) che ha caratteristiche ottime in termini di stabilità e precisione della frequenza di risonanza, permettendo di ottenere oscillatori di elevate prestazioni senza utilizzare filtri antieconomici.
- Il criterio di Barkausen: dallo schema di Black alle condizioni generali: qui analizzo le basi teoriche degli oscillatori partendo dallo schema di Black e arrivando al criterio di Barkhausen;
- Oscillatori per bassa frequenza: a ponte di Wien, a sfasamento, in quadratura: applico la teoria appena vista in generale ai circuiti appena elencati (i primidue sono molto famosi);
- Oscillatori per alta frequenza: Colpitts, Hartley: analizzo le differenze per questi oscillatori e la diversa teoria implementativa, si parla di oscillatori a tre punti; prima spiego la semplice teoria poi la applico ai due (celebri) circuiti semplicemente sostituendo i componentirispetto allo schema base generale analizzato;
- Oscillatori al quarzo: concetto di stabilità dell’oscillazione, astabile al quarzo (descrizione): questa è un'appendice terminale nella quale introduco il 'quarzo'; a tutti gli effetti è un circuito risonante (le cui peculiarità dipendono dalle dimensioni e dalle direzioni lungo cui è 'tagliato' il quarzo) che ha caratteristiche ottime in termini di stabilità e precisione della frequenza di risonanza, permettendo di ottenere oscillatori di elevate prestazioni senza utilizzare filtri antieconomici.
RP
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Della parte sul quarzo Illustro le 2 frequenze di oscillazione (dette serie e parallela) ed i circuiti che le sfruttano.... Di solito per questa parte impegno all'incirca due ore: proprio perchè la concepisco come una lezione di approfondimento per i futuri periti. Se incontreranno queste tipologie di oscillatori non saranno digiuni anche se la progettazione è di solito fatta o dalle case produttrici di circuiti integrati (chip) che forniscono nel datasheet (fogli tecnici) dei componenti che vendono lo schema per realizzare l'oscillatore, oppure è progettato da ingegneri o ancora dai datasheets dei produttori dei quarzi stessi.
RP
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RP
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